Quest’anno ricorre l’anniversario del 1700 anno dalla battaglia di Ponte Milvio e della vittoria di Costantino su Massenzio. E’ nota l’importanza che questa battaglia ebbe nella storia. Costantino, in seguito a una visione, si convinse d’aver ottenuto la vittoria sul suo avversario per grazia del dio cristiano e si convertì al cristianesimo. La conversione di Costantino sancisce, per la storia della Chiesa, la vittoria del cristianesimo sul paganesimo.
Scrisse Eusebio: “Un segno straordinario apparve in cielo. … quando il sole cominciava a declinare, egli vide con i propri occhi in cielo, più in alto del sole, il trofeo di una croce di luce sulla quale erano tracciate le parole IN HOC SIGNO VICES. Fu pervaso da grande stupore e insieme a lui il suo esercito.” (Eus. VC 37-40)
Cristo gli sarebbe apparso in sogno “esortando Costantino ad apporre quel simbolo sugli scudi dei soldati con quei segni celesti di Dio e ad iniziare quindi la battaglia. Egli fece dunque in questo modo e ruotando e piegando su se stessa la punta superiore della lettera greca X (chi), segnò gli scudi con l’abbreviazione della parola Chrestos (Cristo)” (Lact., 16-17) e che con questo sarebbero stati Victores (un corpo militare palatino nel basso impero continuerà a portare proprio questo nome “Victores”) (Amm. XXV, 6, 3; ND VII).
La mattina successiva, Costantino ordinò, non solo che venisse inserito il monogramma delle iniziali di Cristo in greco (X-P) sugli scudi dei soldati, che portavano inciso il sole, ma anche che venisse creato il Labarum, lo stendardo, che avrebbe sostituito l’aquila romana di Giove e a cui tutti i soldati avrebbero dovuto far riferimento.
Con la vittoria, Costantino divenne così l’indiscusso monarca dell’Impero Romano d’Occidente.
Nel 313, fu emanato a Milano l’editto di Costantino, con il quale si decretava valida a tutti gli effetti la religione cristiana accanto alle forme di paganesimo già diffuse nella popolazione dell’impero. Con questo editto costantiniano si disponeva anche la restituzione dei beni alle comunità ecclesiastiche precedentemente confiscate dall’impero durante i periodi di persecuzione. Furono, inoltre, adottate politiche per incoraggiarne la diffusione. Costantino fu il fautore della trasformazione del cristianesimo da piccola setta oggetto di persecuzioni a una delle religioni più importanti d’Europa.
Pozzomaggiore e i pozzomaggioresi si accingono a festeggiare, con la stessa devozione e la stessa solennità di sempre, San Costantino imperatore. Quest’anno ricorre, inoltre, il novantesimo anno dell’inizio della Sagra di San Costantino.