Il Santuario

La costruzione del santuario

Ardia anni ventiAgli inizi degli anni venti del secolo scorso, un gruppo di reduci della prima guerra mondiale e di emigrati residenti all’estero, decisero di costruire un Santuario in onore di San Costantino, per assolvere alle promesse fatte in suo onore. La costruzione della Chiesa durò solo tre anni, dal 1920 al 1923, grazie al lavoro e al contributo economico di tutta la popolazione. Chi non poteva dare denaro, contribuiva con il proprio lavoro, il daffare non mancava: chi poteva lavorava come muratore, altri prestavano i buoi per il trasporto del materiale, le donne portavano l’acqua. Nei primi anni venti Pozzomaggiore contava 4500 abitanti e l’economia era essenzialmente agro pastorale. Nella parete sinistra della navata della Chiesa si trova la lapide che ricorda la consacrazione del Santuario, avvenuta il 5 luglio del 1923, e i nomi dei fondatori, coloro che contribuirono con denaro alla costruzione della Chiesa. Il comitato che si occupa dei festeggiamenti in onore del Santo è in parte ancora composto dai discendenti dei fondatori.

Racconta la leggenda che la statua del Santo venne portata da Giave su un carro di buoi,Processione 1958 tra i festeggiamenti e la partecipazione di tutti i pozzomaggioresi. Il luogo dove sarebbe stata eretta la Chiesa era già stato predisposto, ma proprio all’ingresso del paese, in località sa Punta, il giogo di buoi si arrestò e non vi fu modo, per quanto vi provassero, di riprendere il camino. Proprio in quel momento scorsero la mano del Santo che col dito indicava un tancato ancora libero. San Costantino aveva scelto il luogo dove sarebbe sorto il suo Santuario.

Architettura- Ex voto

Chiesa fine anni cinquantaLa Chiesa è stata realizzata in stile liberty, con grande abilità tecnica e stilistica da maestranze locali, ottimi mastros de muru muratori. Il progettista è l’ingegnere Sale originario di Padria. Il Santuario sorge su un colle all’ingresso del paese per chi arriva da Sassari, a quota 457 m. circa sul livello del mare, su un’area di circa 10.000 mq. L’impianto della Chiesa, di superficie pari a mq 515,77, è orientato lungo l’asse est-ovest con facciata verso ovest, è costituito da una navata centrale lunga m. 20,30 e larga m. 9,15 voltata a botte con cappelle laterali voltate a vela. Nella parete est della navata centrale, sopraelevato di circa cm 40 trovasi il presbiterio di dimensioni 9,15 x 5,6 e sulla parte ovest a facciata principale con l’ingresso alla Chiesa. La prima cappella a sinistra è utilizzata come sala riunioni del comitato, l’altra nella parte destra come sagrestia.

Le due cappelle, una per lato, sono state edificate successivamente all’originaria costruzione, nella seconda metà degli anni cinquanta del novecento. La struttura è interamente realizzata in blocchi di trachite locale lasciati a vista, la facciata principale, a capanna, presenta ampie finestre e decorazioni liberty. La navata centrale è realizzata con il sistema della volta a botte in muratura, poggiante sulle colonne cruciformi ad altezza di ml. 6 circa dal piano del pavimento. L’altezza massima della volta si eleva dal piano del pavimento per circa ml 10,50.

Le cappelle laterali sono coperte da volte a vela in muratura, anche le volte a vela poggianoArdia 1958 sulle colonne quadrate cruciformi per una parte e su speroni inseriti nelle murature d’ambito di dimensioni 0,70 x 0,60 nella parte perimetrale della Chiesa. L’appoggio delle volte a vela è a quota 3,35 circa dal pavimento delle cappelle che è sopraelevato di cm 20 dal pavimento della navata centrale. Alla quota di imposta delle volte corrono lungo le pareti delle modanature orizzontali. Nel presbiterio è realizzato l’altare in marmo che richiama alcune forme della facciata, vi si trova una grande cripta centrale che contiene la statua equestre di San Costantino e due cripte laterali che ospitano le statue di Sant’Elena madre di Costantino e San Silvestro Papa. La facciata, seppur non riccamente lavorata possiede tutti gli elementi necessari a conferirgli un piacevole assetto. La prospettiva di facciata è focalizzata lungo il suo asse centrale, con un grande portone mediano incorniciato da conci in pietra chiara e sormontato da una architrave decorata. Sopra l’architrave insistono due finestre a bifora con vetri policromi sui cui limiti emergono due lesene di calcare chiaro che partendo dall’architrave del portone terminano sulla base della cuspide finale.

bandiere 1958Altrettante lesene insistono ai margini della facciata principale ma sono in trachite rosa e partono dal piano del pavimento per terminare sulla base del timpano di facciata. Le quattro lesene sono sormontate da altrettanti elementi di calcare bianco a forma di parallelepipedo mentre sulla cuspide finale poggia una grande croce sormontata da una statua di San Costantino a cavallo. Ai lati vi sono altre due finestre con vetri policromi terminanti con un arco a tutto sesto. Il piano di imposta degli archi a tutto sesto delle finestre è costituito da una fascia decorata e da capitelli. All’altezza dell’architrave, fra le lesene è stato realizzato un motivo a scacchiera sulla linea orizzontale del prospetto, detto motivo è stato ottenuto dall’inserto di conci quadrati di calcare bianco alternati alla colorazione rosa della facciata, questa decorazione è definita da una cornice modanata alla quota di base delle finestre.

Alla fine del 2011 si sono conclusi i lavori volti a migliorare la struttura del Santuario. Il Comitato provvede al decoro e alla tutela della Chiesa. Qualche immagine degli interni:

Comments are closed.